8.7.10

KLAT #03 magazine interviste designer architetti e artisti: Maarten Baas, Giulio Iacchetti, Florian Idenburg, John Maeda, Markus Miessen, Walter Niedermayr, Richard Sympson e Oliviero Toscani


È uscito KLAT #03, magazine di sole interviste, anche su iPad, Pc e Mac

Giunto al terzo numero, KLAT si presenta anche in formato digitale, da leggere e sfogliare su iPad, su Pc e su Mac. Vicino ai quattromila fan su Facebook (a neanche un anno dal lancio), KLAT si è ormai affermato come un appuntamento da non perdere per tutti gli amanti dell’arte contemporanea, del design e dell’architettura. KLAT #03 propone le interviste esclusive a Maarten Baas, Giulio Iacchetti, Florian Idenburg, John Maeda, Markus Miessen, Walter Niedermayr, Richard Sympson e Oliviero Toscani. Dunque, capiamo meglio cosa significa KLAT su iPad, Mac e Pc… «Tutti i numeri di KLAT – dichiara Emanuela Carelli, production director del magazine – si possono ora leggere su iPad, Pc e Mac grazie a un accordo fatto con Zinio, leader mondiale nei servizi per l’editoria digitale. Zinio è la più importante e fornita edicola digitale al mondo (http://www.zinio.com/). KLAT può essere acquistato dal nostro sito, dallo store di Zinio o attraverso l’applicazione Zinio per iPad. Si acquista una sola volta (singolo numero o abbonamento) e lo si legge liberamente sui vari dispositivi. Attraverso la piattaforma di Zinio abbiamo moltiplicato esponenzialmente la presenza di KLAT a livello internazionale. Adesso, ai tredici Paesi coperti dalla versione cartacea si aggiungono decine di milioni di terminali fissi e tablet sparsi in giro per il mondo».
Cosa propone KLAT #03?
«KLAT #03 – spiega Paolo Priolo, editore e direttore responsabile – è un numero estivo e l’estate è stagione di avventure e di grandi sfide. Ci sono i mondiali di calcio, certo, ma c’è anche la rapina leggendaria che trentaquattro anni fa, tra il 16 e il 19 luglio del 1976, Albert Spaggiari e la sua banda realizzarono ai danni della Société Générale di Nizza: un furto di circa cento milioni di vecchi franchi. Neanche una goccia di sangue. Una grande sfida, sicuramente anomala, che fu soprattutto una formidabile ricognizione e trasformazione degli spazi: una rete fognaria diventava una promessa di felicità, un luogo in cui transitavano sogni e soldi. Ecco, KLAT #03 è un numero che corteggia le sfide e le tesi controcorrente, i luoghi e gli oggetti trasfigurati, i piani ben riusciti. Così abbiamo gli arredi carbonizzati di Maarten Baas, l’appello antidemocratico di Markus Miessen, il pensiero urticante di Oliviero Toscani, il design dissenziente di Giulio Iacchetti. E poi le immagini antigerarchiche di Richard Sympson, la solida immaginazione di Florian Idenburg, la realtà refrigerata di Walter Niedermayr e la disarmante semplicità di John Maeda: “La conoscenza oggi è tutto”».
Ci sono delle novità editoriali?
«Sì, c’è una nuova sezione denominata Blue Chips, come le azioni e le fiche a cui si attribuisce il valore più alto. Nel nostro caso, si tratta di immagini ad alto valore estetico, quelle di Corey Arnold, Geert Goiris, Dan Holdsworth, Peter Bialobrzeski, Armin Linke. Due immagini per artista».
La cover di KLAT #03 è illustrata da Ana Carucci, disegnatrice argentina: http://www.bambamink.com/

www.klatmagazine.com

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