23.10.08

23.10.08 Fausto Fabiano "Hopper italiano"


Fausto Fabiano è nato a Vercelli nel 1949, risiede a Cossato e dipinge nel suo atelier a Biella Piazzo “La Porta Rossa”. Si è occupato di grafica e modellismo industriale. In passato è stato pittore astrattista e fotografo surrealista. Ha allestito alcune personali ed espone presso alcune gallerie. Oggi dipinge per combattere il tempo che manca, per liberare la sua fantasia onirica e metafisica. La pittura di Fausto Fabiano rappresenta l’immaginario e il modernismo in chiave simbolica. Il suo percorso artistico è stato molteplice. Non vuole essere assegnato a correnti o periodi. Non disdegna la denuncia. Negli ultimi anni Fabiano si situa nell’ambito di un realismo di tipo nordamericano, vicino ad Hopper, ma con un occhio di riguardo alla lezione di rigore formale e costruttivo di un Casorati. Al di là delle etichette e delle derivazioni, resta comunque il fatto che si tratta di lavori originali scaturiti non da una semplice operazione culturale o di bravura (commerciale mai), ma da un desiderio di riversare sul dipinto un proprio modo di sentire, di vedere e di vivere la realtà che è itinerario inquieto di luce. I soggetti principali sono paesaggio per lo più metropolitano che fanno a volte da sfondo a figure pensose ed inquiete di donna.

Fausto Fabiano dice durante l'allestimento di una mostra: “allestisco questa mostra con la forza dei deboli, lo dico senza falsa modestia. Ho appena inaugurato una mostra “Human nature”, dove mi sono confrontato con artisti nazionali, ribadisco nazionali, perché in un mondo dove tutto si globalizza, anche l’arte diventa un confronto globale e occorre avere la modestia di guardare fuori dai confini dei comuni e delle province, per considerare quanto valiamo. Credo che il mondo dell’arte sia costituito di bellezza, estetica, amore e fede in quello che si fa, quindi, non autoreferenza, esibizionismo e mercanzia. Fuori dallo squallore delle biennali, triennali, dai deserti di certa arte d’avanguardia e tant’altro, ci sono grandi pittrici e pittori sconosciuti, che lavorano per passione con somma maestria senza riuscire a guadagnare un euro, mentre nelle aste mondiali vengono vendute a milioni di euro opere illusorie e inconsistenti. Tutto questo per spiegare la forza della mia debolezza e per chiarire il senso di umiltà che mi tormenta quando mi confronto”.

2 commenti: