9.9.10

L'arte e il design forlivese alla conquista del paese del Sol Levante... Massimo Sansavini



L'arte e il design forlivese alla conquista del paese del Sol Levante
Il Museo Nazionale cinese espone opere futuriste sculture di Sansavini
7 settembre 2010 – 28 febbraio 2011
Pechino, NAMOC (National Art Museum of China)
Canton, Guangdong Museum of Art

L'arte italiana nei templi della cultura cinese. Dal 7 settembre 15 sculture di Massimo Sansavini saranno in mostra al NAMOC di Pechino, assieme ai tessuti disegnati dall'artista, e per i quali sono stati realizzati complementi d'arredo. Saranno inoltre esposti, in omaggio al periodo futurista, i capi di moda della Maison Enrico Coveri con la matrice dell'artista. Sono questi, oltre ai maestri futuristi i protagonisti della mostra che il più importante museo cinese organizza sul tema del Futurismo. Si tratta di un grande evento realizzato con i più alti patrocini della Repubblica Italiana, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero degli Esteri, il Ministero della Cultura e il Ministero del Turismo. La mostra A+B+C/F=FUTURISMO, presentata per la prima volta in Italia nel 2009 e allestita nella sede di Palazzo del Monferrato di Alessandria, ha già ottenuto un importante successo di pubblico e una considerevole rassegna stampa ed ora sarà ospitata nelle sale del prestigioso museo cinese. La mostra che inaugurerà il 7 settembre a Pechino al Namoc, il museo nazionale che dipende dal Ministero della Cultura Cinese, sarà trasferita poi a Canton al Guangdong Museum of Art, altro museo nazionale, dove rimarrà fino alla fine di febbraio 2011 coprendo come evento un lasso temporale che vede Canton ospitare dapprima i giochi panasiatici e quindi il capodanno cinese. Il catalogo della mostra italiana è stato portato all’Ambasciatore Italiano in Cina Riccardo Sessa e alla dott.ssa Barbara Alighiero direttore dell’istituto di Cultura Italiana di Pechino a fine dicembre 2009. Da loro è partita l’idea di portare tale mostra in Cina nell’anno 2010. A questo scopo si è attivato tutto l’apparato diplomatico e nel mese di Maggio 2010 è stato siglato un importante accordo culturale dal direttore artistico e curatore Sabrina Raffaghello e il direttore del NAMOC (National Art Museum of China). La mostra, raccoglie nella sezione centrale tutti i più importanti manifesti della storia del Futurismo. Il percorso espositivo illustra il Futurismo nella sua essenza più vera quella di prima avanguardia globale capace di contaminare con le sue idee arte , letteratura , cinema , musica, teatro, moda, cucina, arti applicate, grafica pubblicitaria e fotografia. Nelle prestigiose sale del Namoc saranno esposti i capolavori pittorici di Giacomo Balla della collezione Artecentro, di Carlo Carrà, di Pampolini, di Allimandi, di Fillia e Djulgheroff, di Munari, Palladini, Depero, Farfa e Mori. Inoltre i geniali disegni di Antonio Sant’Elia , progetti della città nuova, i rari esempi di editoria Futurista dal rarissimo libro di Bot, “la flora Futurista “ fino alla preziosa “Anguria lirica” di Tullio d’Albissola . Infine il percorso espositivo si chiuderà con le opere di artisti contemporanei che hanno assimilato il germe del Futurismo contestualizzando in epoca contemporanea le esperienze e le linee del movimento. Piepaolo Koss con i costumi teatrali tratti dai disegni di Balla utilizzati per i percorsi performativi, Rosetta Messori e Roberto Goffi con le sperimentazioni sul foto dinamismo, la compenetrazione plastica dei piani pittorici di Peter Nussbaum, i proclami di arte tessile di Sofia Rocchetti, le installazioni plastiche di Massimo Sansavini, fino alle contaminazioni tra moda e design, tanto care a Balla, Depero e compagni. Questo evento segna la prima parte di un accordo di programma siglato che prevede l’apertura di un’importante canale di scambi culturali tra il governo cinese ee il nostro paese.

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