25.9.08

Le città del futuro: Super Star la China Town mobile



Super Star un progetto presentato alla Biennale di Venezia, è una vera e propria città alta più di 1000 metri, capace di muoversi e produrre cibo ed energia per tutti i 15mila di abitanti al suo interno, con un riciclo pari al 100% dei suoi rifiuti.

Per informazioni:
Sarà forse questo lo scenario che ci aspetta....?


Fonte: A+D

Post realizzato da myArtistic Blog Design Atelier creativo di Padova che oltre a gestire un blog d'Arte e Design realizza decorazioni su mobili antichi restaurati e crea pezzi innovativi con arte, design e tecnologie all'avanguardia. Contatti: www.myartistic.it info@myartistic.it

7 commenti:

  1. Buongiorno
    ...corro a farmi confezionare una tutina adatta all'occasione!!!

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  2. Ciao
    Una città così non mi piacerebbe AFFATTO, vuoi mettere il contatto diretto con la natura!!!

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  3. basta una minibomba atomica e tutto finisce in un secondo.....

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  4. Tragico? Vallo a dire a Bin Laden..... Più si concentra gente e importanza, più questi divengono obbiettivi per i folli. Con un attentato, miliardi e miliardi di euro buttati via in pochi minuti.
    Che senso ha tutto ciò quando il resto del mondo patisce la fame?

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  5. parlando seriamente hai pienamente ragione...

    ma tu come immagini le città del futuro?

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  6. Non lo so. Sinceramente.
    Non riesco a qualificarmi un "futuro". Sarà per via della mia propensione alla depressione o per via del fatto che, contrariamente alle vecchie generazioni, sto vivendo un continuo peggioramento sociale rispetto a ciò che era. Non ho mai visto tanti imbrogli e schifezze come negli ultimi venti anni.
    Prefigurarsi un futuro, e quindi immaginarsi strutture future, appare quindi una esercitazione di ottimismo.
    Immagino enormi concentrazioni di abitanti delle nazioni oggi in via di sviluppo. Accorreranno da ogni dove per sfangare la giornata. Fenomeni incontrollati di inurbanesimo. Per il semplice fatto che queste nascenti civiltà stanno investendo tutto in pochissime zone, invece di diffondere il benessere ovunque. Come nella teoria delle pressioni (meteorologica) dalle zone a maggior pressione (di povertà) ci saranno migrazioni forti verso quelle più stabili. Come nel campo meteorologico la conseguenza è il vento, nel campo urbanistico/sociale sarà la violenza, la povertà, la tensione sociale, l'occupazione spontanea di territorio.
    Vedi, del futuro, l'ultima cosa che mi preoccupa è la forma delle case. Secondo me non cambierà molto. Se ci fai caso tutti i movimenti creativi si sono stabilizzati da almeno quaranta anni. Non si inventa più niente.
    Il futuro sarà forse nella R-innovazione ovvero nel riqualificare quanto di buono abbiamo realizzato finora.....

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