I mobili dell’artista Enrico Baj, seguono la tendenza “antropomorfizzante”, realizzati dal 1960, con ovatta pressata e applicata a collage sul fondo di stoffa da tappezzeria, sulla sagoma sono poi applicati pomelli, cornici, passamanerie e fregi di serrature come rimando ai tratti somatici, tra l’animale e il mobile. Nei più recenti pezzi successivi Baj usa anche il legno, materiale proprio del mobile, servendosi di impiallacciature con i fregi tipici del repertorio artigiano. Il risultato è una serie di opere ironiche, vanitose, eleganti, se pur estremamente semplici. Baj (1924–2003) è stato uno dei principali protagonisti dell’avanguardia italiana: pittore, scultore e anarchico. Erede dello spirito surreal-dadaista, sperimentatore di soluzioni stilistiche inedite, ha realizzato celebri collages e assemblages polimaterici, con la costante di un’aura dissacrante dalle sottili implicazioni politiche. Il Surrealismo ed il Dadaismo marcarono profondamente la sua opera, i suoi collages fatti di materiali diversi (medaglie, bottoni, passamanerie, mescolati alla pittura) sono vicini da una parte all'opera di Kurt Schwitters e Francis Picabia, d'altra risentono dello spirito di Alfred Jarry con il suo Ubu Roi. Mostrandosi sempre attento al messaggio sociale, Baj ha consacrato una grande tela ai "Funerali dell'Anarchico Pinelli", dove riprende le proprie figure ispirate a Guernica ed i propri personaggi grotteschi e da parodia.
Opere in mostra dal 27 maggio 2009 al 4 luglio presso la Fondazione Marconi , dal titolo “Mobili Animati”.
Fonte: artsblog;
Opere in mostra dal 27 maggio 2009 al 4 luglio presso la Fondazione Marconi , dal titolo “Mobili Animati”.
Fonte: artsblog;
Molto interessante andrò a vederla!!
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