I giovani designers Marco Comincini e Nicola Seta dello studio Rizoma Design hanno presentato in anteprima al Salone del Moblile 2009 la famiglia di sedute Estrosa disegnata per l'azienda Alma Design. Dove il soggetto principale è il materiale, l'alluminio, che crea attraverso la tecnologia dell'estrusione e l'anodizzazione colorata, curve accoglienti, effetti di luce e scale di sfumatura di colore che dialogano con il dettaglio. Estrosa nasce anche dalla volontà dei designers di utilizzare l'alluminio, perché materiale Eco-compatibile e facilmente riciclabile, quindi in linea con i sempre più attuali requisiti ambientali.
Abbiamo fatto alcune domande a questi due giovani creativi:
D- Cos'è per voi la creatività?
R- Essere creativi significa avere la capacità di immaginare connessioni fra concetti e ambiti apparentemente distanti fra loro, per poter trovare soluzioni nel modo più semplice e risolutivo, tali da far sembrare tutte le altre inutili e ridondanti e chiedersi come mai non si sia pensato prima nulla di simile.
D- Il design per voi è modellazione della forma?
R- Non modellazione della forma nel senso di puro styling ma piuttosto modellazione di una forma in funzione di un bisogno, qualunque esso sia. Siamo convinti che il progetto oggi più che mai debba nascere da riflessioni paradossali, originali ma concrete su quanto ci circonda e sui modi d'uso contemporanei per potersi concretizzare in oggetto compiuto nel quale la complessità è frutto della semplicità.
D- Da cosa traete ispirazione per i vostri progetti?
R- Le fonti di ispirazione sono le più svariate. Ci piace osservare scatti in macro di particolari della natura, oppure osservare e studiare la matematica e la geometria per comprendere le regole fondamentali che stanno alla base delle forme e dei fenomeni naturali, per poi iniziare a riflettere su quanto osservato e a sperimentare le soluzioni immaginate applicate al progetto.
D- Quale designer vi ha più influenzato nel vostro stile?
R- Ci piacciono molto i lavori di Riccardo Blumer, il suo approccio progettuale basato sulla sperimentazione e sul paradosso come fonte di ispirazione per progetti che nascono sempre da osservazioni sulla fisica dei fenomeni naturali, per poi tramutarsi in soluzioni progettuali sempre radicalmente innovative. Così come conserviamo le lezioni dei grandi maestri del design italiano, primi fra tutti Achille Castiglioni e Bruno Munari, per la loro continua ricerca della complessità attraverso la semplicità, la sottrazione e la capacità di sintesi progettuale.
D- Che differenza c'è oggi per te tra arte e design?
R- Il design non è arte. L’arte non è design.
D- E infine parlateci dei vostri progetti ed eventi futuri?
R- Lo studio Rizoma sta lavorando su alcuni progetti di sedute e lampade, ma nel frattempo stiamo facendo riflessioni anche sul particolare momento storico che stiamo vivendo. Abbiamo intenzione di focalizzare la nostra attenzione su aspetti ambientali e di ecosostenibilità del prodotto, consapevoli dell' importanza del delicato compito di fare i designer oggi consapevoli della necessità di immaginare un sistema produttivo e di consumo non più lineare e apparentemente infinito ma circolare, basato sul riutilizzo intelligente e sul riciclo.
un'intervista piacevole e costruttiva, ottimo lavoro!
RispondiEliminaGrazie Roberto!!!
RispondiEliminaComplimenti ai design, una seduta davvero bella, elegante e raffinata, adatta a tutti gli ambienti!
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