24.4.12

Posacenere da esterno design - contest internazionale "JTI Clean City Lab"

PRIMO PREMIO "Icon" di Arthur Analts Central Saint Martins College of Art and Design di Londra 
Un progetto che racchiude in maniera immediata le caratteristiche necessarie per un posacenere pubblico: funzionalità e comunicazione. Semplice da realizzare e diretto nel raggiungere il proprio obiettivo, dimostra una forte carica iconica a partire dal titolo, risolve il problema di comunicare il luogo, la funzione e lo spirito del progetto, giocando in modo ironico sulla segnaletica urbana.

"Icon", "Smokey" e "Stub it" sono i tre, dei 16 progetti finalisti, vincitori del contest internazionale "JTI Clean City Lab" premiati presso il Teatro Agorà della Triennale di Milano e presenti alla mostra presso lo spazio Triennale Lab durante la Settimana del Salone del Mobile 2012. A consegnare il premio agli studenti vincitori il Sottosegretario alle Pari Opportunità, Moda e Design della Regione Lombardia, Ombretta Colli con la partecipazione dell’Assessore alla Mobilità, Ambiente, Arredo urbano e Verde del Comune di Milano, Pierfrancesco Maran che ha concluso la cerimonia. Il contest internazionale JTI Clean City Lab, ideato da Japan Tobacco International e realizzato con il supporto di Future Concept Lab, torna per il secondo anno consecutivo (prima edizione nel 2011 di cui abbiamo parlato in questo post) con l’obiettivo di pensare al posacenere da esterno del futuro e trasformare oggetti di uso comune in pezzi di design per incentivare i cittadini a non disperdere i mozziconi in città. Uno stile di vita urbano consapevole e rispettoso dell’ambiente è il concept che ha ispirato le 16 creazioni protagoniste della mostra ideate dagli studenti di quattro scuole di alto prestigio quali il Politecnico di Milano, la Central Saint Martins College of Art and Design di Londra, l’Istituto Europeo di Design di Barcellona e la HEAD di Ginevra. I migliori interpreti di questa edizione sono stati scelti da una giuria internazionale, composta da esperti tra cui Gilda Bojardi, direttore della rivista Interni, lo stilista Elio Fiorucci, il designer e artista Jozeph Forakis, il designer giapponese Isao Hosoe, il Presidente di Future Concept Lab Francesco Morace e il Presidente e AD di JT International Italia PierCarlo Alessiani.

Per informazioni:
www.barabino.it
www.triennale.org

SECONDO PREMIO "Smokey" di Pasquale Belmonte e Antonio De Bellis Politecnico di Milano
Un progetto che combina in modo brillante forma e funzione. La semplicità elegante della forma dimostra un’attenzione antropologica al gesto del fumatore, accompagnandolo nello spegnere la sigaretta. Pensato per diventare un segno forte ma discreto nel paesaggio urbano, si può realizzare in modo versatile in diversi materiali, secondo il contesto urbano.

TERZO PREMIO "Stub It" Qian Han Central Saint Martins College of Art and Design di Londra 
Un progetto che lavora in modo sintetico e profondo sulla dimensione giocosa che colora la città. Nonostante sia di dimensioni ridotte, è allo stesso tempo facile da individuare grazie al colore. Un formato quasi domestico, che riprende le forme archetipe del design più classico, rimandando quindi alla memoria di un paesaggio urbano quasi vintage, da cabina telefonica.

MENZIONE SPECIALE "Benching" di Carmelle Taute Istituto Europeo di Design di Barcellona
Un progetto che colpisce per la sua analisi dei comportamenti e per l’originalità grafica. Un pensiero fuori dagli schemi che coinvolge dimensione pubblica e la mette in relazione con quella privata, con un intervento semplice e dal costo accessibile.

MENZIONE SPECIALE "Totomegot" di Vicent de Florio HEAD di Ginevra 
Un progetto originale, adatto a una visione "mobile" dei fumatori che si spostano nelle dimensioni semipubbliche (i locali, le terrazze, i parchi) più che nello spazio urbano. Adatto a un utilizzo specifico, si distingue per la singolare unione di posacenere pubblico e posacenere portatile.

MENZIONE SPECIALE "The Nook" di Rafael El Baz Central Saint Martins College of Art and Design di Londra 
Un progetto "effetto speciale" che attinge in modo inconsueto al mondo della moda, con una scelta inaspettata di materiali glamour. Ideale per un utilizzo specifico (istituzioni artistiche e culturali), si propone come innovazione radicale in termini estetici e funzionali.



Post realizzato da myArtistic Blog Design
Atelier creativo di Padova che oltre a gestire un blog d'Arte e Design realizza decorazioni su mobili antichi restaurati e crea pezzi innovativi con arte, design e tecnologie all'avanguardia.

6 commenti:

  1. Il primo premio... scomodissimo da svuotare e pulire

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    1. magari no...noi che ne sappiamo??

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    2. Da quello che si può vedere dalla foto, anche a me sembra poco pratico...

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  2. già ma oggi vince solo l'immagine, l'impatto visivo e il concetto... il resto è già passato...

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  3. Sì, ma la praticità è importante anche nel design.

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  4. infatti, la funzionalità dovrebbe essere fondamentale per definire un oggetto di design... ma non fa notizia...

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