Progetto fotografico “AuthentiCity” realizzato in collaborazione con School of Visual Arts (SVA) di New York e rivolto ad artisti internazionali studenti o ex allievi SVA.
Min Jung Kwak (Finalista)
Età 40, New York City, (USA)
Nata in Corea del Sud, Min Jung Kwak arriva negli Stati Uniti nel 1992. Studia fotografia all’Art Center College of Design in California (BFA nel 1999) e alla School of Visual Arts di New York (MFA nel 2002). Le sue opere sono state esposte in diverse collettive negli USA. Vive a Brooklyn, NY. “Molte di queste fotografie sono state scattate a New York, il luogo bello e difficile in cui vivo. E’ affollata, disordinata e frenetica. Eppure è una delle città in cui più ci si sente soli al mondo. Io sono un’attrice solitaria che recita un ruolo, sotto le luci di un palcoscenico chiamato “vita”. Il progetto nasce dalle domande: Che cos’è che mi ha fatto rimanere in questa città per dieci anni? Forse le possibilità infinite di cui questo posto è pieno. Nei miei scatti coesistono bellezza e bruttezza, beatitudine e infelicità. Vivo una realtà meravigliosa, ricca di opportunità, o una imperfetta, avvelenata dalla solitudine? Le mie immagini non danno la risposta. Io non la so. Per quanto squallido sia questo mondo, nelle nostre menti brilla sempre una luce. Non possiamo sapere quanto saremo felici in futuro, né misurare quanto lo siamo stati davvero o lo siamo adesso. Una fotografia è una domanda, non una risposta. Se è bella, può essere un compenso per
quanto abbiamo dovuto passare.”
vedi altro finalista...
Età 40, New York City, (USA)
Nata in Corea del Sud, Min Jung Kwak arriva negli Stati Uniti nel 1992. Studia fotografia all’Art Center College of Design in California (BFA nel 1999) e alla School of Visual Arts di New York (MFA nel 2002). Le sue opere sono state esposte in diverse collettive negli USA. Vive a Brooklyn, NY. “Molte di queste fotografie sono state scattate a New York, il luogo bello e difficile in cui vivo. E’ affollata, disordinata e frenetica. Eppure è una delle città in cui più ci si sente soli al mondo. Io sono un’attrice solitaria che recita un ruolo, sotto le luci di un palcoscenico chiamato “vita”. Il progetto nasce dalle domande: Che cos’è che mi ha fatto rimanere in questa città per dieci anni? Forse le possibilità infinite di cui questo posto è pieno. Nei miei scatti coesistono bellezza e bruttezza, beatitudine e infelicità. Vivo una realtà meravigliosa, ricca di opportunità, o una imperfetta, avvelenata dalla solitudine? Le mie immagini non danno la risposta. Io non la so. Per quanto squallido sia questo mondo, nelle nostre menti brilla sempre una luce. Non possiamo sapere quanto saremo felici in futuro, né misurare quanto lo siamo stati davvero o lo siamo adesso. Una fotografia è una domanda, non una risposta. Se è bella, può essere un compenso per
quanto abbiamo dovuto passare.”
vedi altro finalista...
Nessun commento:
Posta un commento