30.9.10

Design Made in Italy conquista l'Europa


Made in Italy, da sempre sinonimo di pregio e valore,  si  trova a confrontarsi con la produzione industriale di massa (vedi es. quella cinese). Ma l'Italia che porta con sè la cultura e la storia di uno dei migliori artigianati del mondo, sta lottando per promuovere il proprio pregio. L'idee italiane sono sempre all'avanguardia, ma spesso non trovano lo sbocco per avere successo. Made in Italy però non deve essere solo mente e progetto, ma anche produzione e lavoro locale. Il designer deve educare trasformandosi in Artigiano-Designer...
Un esempio della nostra importanza è il grande ottenuto al London Design Festival. Ha raccolto infatti numerosi estimatori l’unico stand italiano presente dal 23 al 26 settembre al Tent London, lo spazio maggiormente innovativo, e dunque il più creativo ed artistico, presente all’interno del programma del London Design Festival. Una manifestazione che rappresenta uno dei più importanti avvenimenti di design che si svolgono in Europa e nel Mondo. I-DES Contemporary Italian Design Showcase, questo il nome dello stand totalmente Made in Italy, è un progetto internazionale promosso dagli stessi ideatori del Florence Design Week, il Festival del Design che si svolge ogni anno a Firenze, con l’obiettivo di dare visibilità a giovani professionisti italiani, tanto snobbati nel nostro Paese quanto apprezzati all’estero. Lo scopo pare essere riuscito a pieno se è vero che il progetto I-DES ha partecipato all’evento in qualità di partner ufficiale e lo staff della fiera ha accolto i rappresentati del progetto con numerosi complimenti per le opere esposte. Una prima volta, quella di una rappresentanza italiana al Tent London, che ha ottenuto anche l’obiettivo di rivitalizzare un Made in Italy da sempre fiore all’occhiello della produzione del Belpaese, motore di un’economia che a piccoli passi sta ricominciando a girare. I designers selezionati dalla segreteria organizzativa del Florence Design Week, provenienti da più parti d’Italia, sono stati scelti seguendo un concept artistico che ha dato vita ad uno stand che, partendo dall’interior e dal fashion design, giungeva ad abbracciare soluzioni architettoniche per l’esterno, permettendo al visitatore di entrare dentro ad un percorso costruito secondo un criterio logico adeguato. Ecco, allora, i “prescelti”, coloro che hanno rappresentato al meglio le qualità del design italiano: Althea Amarante, Sedicilab, B+P Architetti, SpigoliViVi, DNA – Design Non Autorizzato, Glue Design, ONarch, Studio M30, Serena Fanara, LabO’, Paula – Designers 4 Necessity, Scuola Italiana di Design di Padova, Luca Sebis e Raffaele Famè, Caterina Amarante Pavan, Costanza Savio, Clet Abraham, Stefano Alinari, Pumpowsky. Conclusa la manifestazione britannica, lo staff del Florence Design Week è pronto a rinnovare l’impegno artistico della settimana del design a Firenze, una delle capitali dell’arte che da poco a riscoperto il gusto della contemporaneità. A partire dagli inizi di novembre uscirà, dunque, il bando di partecipazione per il Florence Design Week, che si terrà nel capoluogo toscano dal 23 al 28 maggio 2011.

www.florencedesignweek.com



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28.9.10

Gioielli in marmo DiaMarble da scarto a gioello...


Eco design, recupero, riutilizzo... sono parole molto diffuse nel mondo del design, soprattutto in questi ultimi anni. Marco Azzolini è un giovane designer che attraverso la tesi di Laurea magistrale in design,  legata al marmo della zona di Carrara e zone limitrofe, ha avuto l'idea di creare un vero e proprio marchio, recuperando scarti di marmo e trasformandoli in gioielli. Attraverso la grande esperienza dei marmolini della zona, la roccia diventa gioiello, non a caso ha scelto il nome DiaMarble (diamond marble, diamanti di marmo) in quanto come il diamante da un pezzo grezzo ed opaco, attraverso il taglio e la maestria della tecnica umana diventa un diamante di inestimabile valore, lo stesso i gioielli diamarble, da pezzi considerati solo "scarto" attraverso taglio e lucidatura diventano pezzi unici di natura e delle vere e proprie opere d'arte da indossare. Un vero e proprio progetto etico e sociale, mirato a restituire il giusto valore e pregio ad un punto di forza del made in italy: il Marmo. DiaMarble si rivolge ad una clientela non comune, amante dei dettagli silenziosi, non ostentati, dei prodotti esclusivi e ricercati, raffinati ed eleganti, con un'attenzione particolare all'ambiente in cui si muove e vive.

Per informazioni:
www.diamarble.com



Marco Azzolini

Nato a Sarzana nel '86, fin da piccolo è affascinato dal disegno, il foglio bianco offriva una libertà quasi inebriante senza limiti, a parte quelli tecnici di rappresentazione; allora intraprende un percorso che lo porterà ad affinare dapprima il disegno tecnico con le scuole superiori per geometri e successivamente attraverso gli studi di disegno industriale a Firenze affina le proprie capacità conoscendo nuovi modi di rappresentare idee. L'università lo porta a conoscere l'aspetto materico delle cose, i processi produttivi e gli scenari tecnologici del design e una volta laureato alla Triennale prosegue gli studi con la specializzazione in design sempre a Firenze dove conosce l'aspetto etico e la responsabilità del designer nella società. Collabora con designer e studi di Firenze e successivamente a La Spezia dove segue l'immagine grafica del progetto Street food Mobile™, una volta finiti gli studi intraprende un progetto legato al suo territorio, il marmo, limitare il suo eccessivo consumo e "svendita a peso" verso i paesi asiatici creando una linea di gioielli: Diamarble, creati dai detriti delle cave o dai pezzi rotti durante le lavorazioni, marmo considerato "scarto" ma che in realtà non lo è affatto. La visione di Marco Azzolini e prendere queste pietre grezze come diamanti non lavorati e attraverso il taglio, la lucidatura e le eccellenze artigiane del luogo trasformarli in gioielli.

Continua così con Marco Azzolini la serie d'interviste a designer ed artisti legate alla creatività:


- Cos'è per te Marco la creatività?
La creatività è per me un vedere oltre la semplice materia, immaginare nuovi scenari, nuovi comportamenti o semplicemente un riscoprire quello che già abbiamo, ma che non riusciamo a vedere. Spesso ci accorgiamo troppo tardi delle fortune che ci circondano, ed è un vero peccato.

- Come vedi l'evoluzione del design e della produzione di pezzi unici sempre più personalizzati?
La figura del designer si sta evolvendo in qualcosa di molto simile a quello che una volta era l'artista del rinascimento, che sperimentava, realizzando da solo prototipi e tecniche, che puntava più alla qualità dei progetti che alle mode. Questa evoluzione ha fatto conoscere ed apprezzare la qualità degli oggetti, il loro significato e il messaggio di ciò che trasmettono in quanto una persona può riconoscersi in ciò che indossa, che compra e negli oggetti che la circondano.


- Il design è modellazione della forma?
La forma è sicuramente importante negli oggetti, siamo attirati da quello che ci piace e un oggetto bello è sicuramente molto più gradevole di uno brutto... ma la sola forma non basta, il designer deve progettare anche per dare emozioni, coinvolgere e soprattutto per dare un messaggio. Come un padre che educa il figlio a ciò che è giusto o sbagliato il designer deve indicare una strada, comunicare ed insegnare una morale. Purtroppo le grandi aziende ci hanno educato ad essere dei consumatori ossessivi, sconsiderati e dipendenti dagli oggetti. La logica del consumismo ci ha abituati ad avere tutto e subito, a guardare il prodotto nella sua immagine finale senza conoscere da dove viene, come è lavorato o da chi lo lavora. Questi aspetti sono importanti, io credo fortemente che ogni designer debba sempre cercare di progettare per lasciare un segno positivo nel mondo, educando le persone a non essere "consumatori" ma bensì "proprietari" dei prodotti.

- Da cosa trai ispirazione per i tuoi progetti?
Quando progetto mi immagino sempre il come, il dove verrà utilizzato il prodotto, cosa comunica e soprattutto quale bisogno soddisfa. Le ispirazioni le trovo in tutto quello che mi circonda, i profumi, le immagini, il territorio, le persone, le emozioni, le situazioni, la cultura e l'esperienza mi contaminano e passano attraverso la mia esperienza di designer e come un filtro cerco di tradurre questi input traducendoli in un prodotto finito.

- Quale designer ti ha più influenzato?
Durante la mia formazione universitaria ho avuto il modo di conoscere ed apprezzare grandi designer come Ettore Sottsass, Achille Castiglioni o Munari, mi ha sempre affascinato come i loro prodotti anche se industrializzati in serie sono rimasti senza tempo e ognuno originale anche se copia. La grande bravura di questi Architetti è stata sicuramente quella di dare un "alito di vita" ai loro prodotti, una sensazione di originalità anche nel prodotto industriale. Sicuramente erano altri tempi, dove l'industria credeva nella ricerca e sviluppo, dove l'orgoglio dei marchi era visibile nella qualità e non nel costo. I tempi sono cambiati e quelli che secondo me rappresentano di più il designer moderno, e che prendo come esempio sono persone come Paolo Ulian, Matteo Ragni, Giulio Iacchetti o Edoardo Fioravanti, designer moderni che condividono idee, sperimentano e attraverso i loro prodotti insegnano una morale.


- Che differenza c'è oggi per te tra arte e design?
Secondo me molte persone ancora oggi, confondono l'artista con il designer e viceversa. Probabilmente perché spesso i loro lavori sono molto simili, ma anche se simili sono due figure nettamente opposte. L'artista soddisfa sempre un proprio bisogno, che può essere quello di comunicare o esprimere un proprio sentimento ma in maniera molto soggettiva ed egocentrica. Il designer, anche se spesso opera negli stessi campi dell'arte, è spinto sempre nel risolvere un bisogno personale, ma che con un effetto a cascata, soddisfa quello di tutti, la sua opera è mirata a risolvere un problema, a colmare un vuoto. Il progetto inteso a 360° è sempre teso ad essere la soluzione ad un bisogno.

- Eco-design... una moda passeggera o un progetto evolutivo su cui si baserà il design futuro?
Spero tanto che i designer possano educare le persone ad un rispetto dei materiali delle cose e delle persone. Ogni cosa deve essere realizzata per uno scopo, uno di questi è preservare le risorse del territorio, conservare alle generazioni future un ambiente non rovinato da cattive scelte, ma inalterato se non migliore di quello di oggi. Io credo che sia questo il modo di progettare da adottare oggi e domani, non importa che venga chiamato eco-design, design sostenibile, green design questi sono solo nomi che rischiano di diventare moda.

- E infine parlaci dei tuoi progetti ed eventi futuri...
Prossimamente presenterò il progetto diamarble al festival della creatività 2010 che si terrà dal 21 al 24 ottobre a Firenze, un evento a cui sono molto legato e che seguo ogni anno… spero tanto di poter esportare questa idea anche all'Estero per ridare di nuovo spinta e valore ad un territorio assopito dalla gloria passata, e ridare sviluppo al lavoro dei marmolini di Carrara, esperienza maturata da generazione in generazione, affinata nel tempo e da sempre considerata un'eccellenza artigiana simbolo massimo del made in italy.

Lo Staff myArtistic ringrazia Marco Azzolini per la disponibilità.



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Appendiabiti Apple design INSILVIS...


APPLE


Una sfera di ragguardevole diametro (150 mm) espande nella terza dimensione la proiezione bidimensionale di una mela. La combinazione dei due elementi genera speciali qualità spaziali e visuali. La sfera ricorda il volume rotazionale di una forma dotata di proprietà simboliche autonome. La semplicità primaria della mela, naturale è innocente, è isolata dal suo modello geometrico mediante un processo di astrazione: il modello geometrico è tuttavia esibito, come fosse disceso sulla materia solo reversibilmente. L’oggetto sembra capovolgere il punto di vista di René Magritte (ceci n'est pas une pipe): la definizione realistica di un oggetto, per quanto accurata, non consente mai una reale identificazione con l’oggetto stesso; così il modello geometrico può essere interpretato come oggetto fisico da un occhio che ha già esperienza cognitiva. La mela è anche l’emblema della prima trasgressione umana, e l’extradimensione della sfera rispetto alla sua funzione esprime una posizione concettuale che conduce a paradossi percettivi, offrendo una vibrazione estetica inaspettata.

APPLE è realizzato in acciaio inossidabile.
Può essere utilizzato come pomello appendiabiti e porta cappello.
Anno di produzione: 2010.
Dimensioni: cm 17,5 x 20 x 20.
Materiali: acciaio inossidabile.
Design: INSILVIS
Produzione: INSILVIS

www.insilvis.com



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24.9.10

Adriano Design al 100% Design “made in Brazil”



Per l’edizione 2010 del 100% Design di Londra, Adriano Design espone i suoi progetti “made in Brazil”, progetti realizzati con editori diversi, ma tutti cresciuti ed operanti sul territorio brasiliano. La collaborazione con gli editori Bertolini, Riva e Allé Design è nata nel 2009, nel contesto di Casa Brasil ed oggi, ad un anno di distanza, i risultati di questa collaborazione si confrontano con una realtà nuova, quella del 100% Design, uno dei più importanti crocevia del design internazionale. Bertolini - uno fra i maggiori mobilieri brasiliani - ha prodotto A!Tavola, collezione di tavoli pensata per rendere il complemento d’arredo un vero e proprio “mobile”, inteso come elemento in continuo movimento e capace di interagire con l’utente. Allé Design ha invece realizzato la collezione di lampade Folha, lampade sviluppate intorno ad un materiale comunemente utilizzato nei semilavorati, il metacrilato. Folha è stata progettata con l’obiettivo di sfruttare le potenzialità estetiche e progettuali del materiale, definendo una profonda sinergia fra linea del prodotto e caratteristiche tecniche del materiale. Infine, Riva ha prodotto Angiolina, pentola-spaghettiera pensata non solo come sistema di cottura della pasta, ma come vera e propria narrazione di una storia. Adriano Design ha curato la progettazione di tutti i pezzi esposti, delineando idee progettuali diverse, ma sviluppate per sfruttare le grandi qualità produttive degli editori, che pur avendo backgrounds e competenze diversi, presentano ciascuno un elemento di forza, capace di identificare un proprio “stile produttivo” unico e ben definito. Con questi presupposti l’interazione fra cultura italiana del progetto e saper fare brasiliano sbarca a Londra, per mostrare come due culture così diverse possano collaborare e riuscire a realizzare dei prodotti funzionali, pregiati, innovativi e “belli”.

A!Tavola è un progetto che stravolge la tecnologia costruttiva del tavolo e la sua struttura, per ottenere un prodotto espressivamente semplice, pulito ed elegante, capace però di esprimere un carattere nuovo ed inconfondibile. Il progetto è nato dall’analisi che Adriano Design ha svolto sul processo produttivo e sulla tecnologia utilizzata da Bertolini nella produzione mobiliera. Si è voluto realizzare un tavolo che raccontasse le grandi capacità tecnologiche di Bertolini, ma che al contempo fosse basato su un processo produttivo semplice e snello, facilmente declinabile nelle sue varianti dimensionali, cromatiche e materiche. A!tavola è più di un tavolo, è un sistema modulare di costruzione strutturale che permette di realizzare tutta una gamma di prodotti di mobili come, ad esempio, librerie e sedute. A!tavola è un tavolo multiculturale: realizzato con la tecnologia e il saper fare brasiliano, progettato da due designer italiani che amano il Brasile. 

Folha Collection. Se per creare un prodotto si parte da un semplice foglio di acrilico, prima di ottenere il prodotto finito si crea un concetto, plasmato intorno alla trasformazione della materia grezza. E sovrapponendo il concetto all’appagamento estetico, nasce l’affezione nell’utente verso il prodotto. Folha è il nome della nuova linea di lampade che fonde questi elementi. Sviluppata a partire da un doppio strato di acrilico, Folha crea una varietà pressoché infinita di combinazioni fra colori, forme e textures, rendendo ogni pezzo unico. Attraverso la trasformazione del foglio di acrilico, poi, Folha affianca alla luminosità della lampada altre funzioni. Mail, ad esempio, trasforma la lampada in un sostegno per la corrispondenza; Comodino Libro, d’altro canto, si pone come una lampada che è anche astuccio per il libro preferito, da leggere prima di addormentarsi e spegnere la luce. Il concetto, allora, si fonde alla funzionalità e all’unicità estetica del prodotto, regalando all’utente un’esperienza emozionale unica nel suo genere. E realizzando una nuova affezione verso il prodotto, capace di giocare con l’estetica, la funzionalità e il tratto tipico del materiale utilizzato per il progetto.

Angiolina. Il design delle storie. Il design nasce dalle storie. E dalle buone storie nasce il design che lascia il segno. In una storia si intrecciano luoghi, persone ed un pizzico di magia. Questa storia - che è una storia di design - intreccia produzione, creatività ed una tradizione antica, totalmente italiana. Tutto parte da una pentola, una pentola per la pasta. Sembrerà banale, ma questa è la magia delle storie: si “allargano”, passano di mano in mano, si tramandano. E per un attimo, trasformano gli oggetti che hanno intorno, rendendo magici anche loro. Questa storia inizia durante una guerra; la seconda. E raggiunge il Nuovo Mondo, per arrivare fino in Brasile. “Nostra nonna faceva la pasta nelle latte del sugo...”. Sembra una storia incredibile; “Invece è vero! Durante la guerra, Nonna Angiolina prendeva la latta, ed al posto di buttarla ci cuoceva la pasta!” Il design nasce dalle storie, dai racconti. E la pentola Angiolina è il racconto di questa storia. Quando Ruben Riva, editore Brasiliano, ha sentito questa storia, ha avuto un’illuminazione: “Facciamo quella pentola!” A curare il progetto Davide e Gabriele Adriano, i designer che hanno raccontato tutta la vicenda a Ruben. “Quanto sono vicini una pentola ed un barattolo di latta? Sono identici! Nostra nonna ha avuto un’idea geniale!”. Da qui è nata la collaborazione fra Riva ed Adriano Design, una collaborazione che intorno alla pasta - tradizione tipica del vivere italiano - getta le basi per uno scambio di idee, una mescolanza culturale ed una fusione fra creatività italiana e produzione brasiliana. La fantasia di chi da una latta vuota si inventa una pentola racconta l’intero mondo italiano; l’arte geniale del sapersi arrangiare diventa esperienza pregiata, da celebrare attraverso l’opera elegante del design. Angiolina non è semplicemente una pentola, è la dimostrazione di come una buona storia possa diventare un progetto prima, ed un vero prodotto poi. Un modo per raccontare la tua storia. Condividerla. E dimostrare come un’azione semplice come fare la pasta, sia capace di superare la banalità. Quando racconta una storia. Una buona storia.

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RomagnaCreativeDistrict la creatività sostiene l’economia...


È online il programma del prossimo grande appuntamento del RomagnaCreativeDistrict a Fabbrica di Gambettola. Dall’1 al 3 ottobre artisti, designer, creativi, innovatori, aziende, associazioni, università e istituzioni si incontrano e si confrontano su creatività, design sostenibile e innovazione. Tre giorni dedicati a chi della creatività ha fatto un mestiere. Tre giorni per sperimentare l’importanza che le industrie culturali hanno assunto per le persone e i territori, fino a diventare protagoniste dei cambiamenti possibili per la società, per l’economia, per le politiche pubbliche.

Contatti:
www.romagnacreativedistrict.com



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Triennale Milano Ilaria Marelli per Gherardini - Celebrating 125 years of style


In occasione del 125. Anniversario di Gherardini, la designer Ilaria Marelli cura il progetto della mostra “…GHERARDINI –celebrating 125 years of style” presso la Triennale di Milano. Un allestimento dal sapore museale metterà in scena un percorso tra i preziosi e raffinati accessori moda della griffe fiorentina.

mostra“Celebrating 125 years of style”
24 Settembre 2010 – dalle ore 19:00 alle ore 22:00
Cocktail La Triennale
 Viale Alemagna, 6 – Milano
La mostra rimarrà aperta al pubblico con ingresso libero
il 25 e 26 Settembre 2010 dalle ore 10:30 alle ore 20:30

Contatti:
www.ilariamarelli.com



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Settimana moda milanese Fashion & Design 2.0 con Yoox



In occasione della Settimana della Moda milanese, yoox.com sarà presente all’evento Fashion & Design 2.0 dal 23 - 26 settembre, presso l'Ottagono della Galleria Vittorio Emanuele con un’installazione realizzata da Alberto Biagetti, direttore artistico di YOOX Group e ideatore insieme ad Alessandro Guerriero del progetto YOOXCover, immagine icona che ogni mese si rinnova e accoglie milioni di spettatori nella boutique virtuale yoox.com. Le YOOXCover sono un incontro tra naturale ed artificiale, ci conducono all’idea di un abito architettonico ricco di riferimenti e allusioni raccontando una storia che appartiene al passato ed al futuro contemporaneamente. Gli studi condotti in questi anni sulle rappresentazioni virtuali del corpo e il desiderio di mescolare realtà e finzione, hanno prodotto abiti come architetture e svelato il corpo come primo luogo della sperimentazione. Per Fashion & Design 2.0, Alberto Biagetti ha realizzato “Apparizione”, la YOOXCover n.123, un racconto nel quale il corpo, l’abito e lo spazio architettonico diventano elementi imprescindibili l’uno dall’altro e sono in grado di restituire l’idea di teatralità che accompagna la moda e ne definisce gli aspetti più eccentrici e originali. L’installazione è costituita da un pannello trasparente sul quale viene proiettato un abito virtuale, la struttura è inclusa in una cornice che è ispirata alle ampie finestre che si affacciano sulla Galleria Vittorio Emanuele. È una sorta di specchio virtuale nel quale l’abito e la sua anima sono svelati.


Alberto Biagetti nato a Santarcangelo di Romagna nel 1971 si occupa di architettura e design, disegna con straordinaria leggerezza e apparente facilità microcosmi di vetro e case di specchio, ossa colorate e orizzonti inesistenti, mentre oscilla tra antico e oriente, tra serio e ludico, tra poesia e caos. Il suo lavoro è frutto di molteplici invenzioni linguistiche che generano oggetti, pitture e installazioni tra cui l’immagine di YOOX Group di cui è direttore artistico dal 2000, gli oggetti e gli spazi di via Montenapoleone per Venini oltre alle numerose collaborazioni con gallerie, centri culturali e di formazione come Memphis-Post Design, Istituto Europeo di Design, Antonio Colombo Arte Contemporanea, La Triennale di Milano.

Contatti:
www.biagetti.net



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20.9.10

Letto matrimoniale capitonnè bianco design myArtistic


"New Barocco" myArtistic è un letto barocco originale, restaurato, intagliato e ritappezzato in similpelle bianca capitonnè. Parte lignea laccata color bianco satinato. Eseguiamo questa o altri tipi di decorazione e restauri su richiesta del cliente, utilizzando nostri mobili antichi a disposizione o mobili del cliente; in questo caso il progetto è stato realizzato per il signor Matteo, che ha scelto un nostro letto barocco e lo ha voluto rimodernare in un versione total white, da abbinare al suo arredamento minimal.

VEDI SCHEDA PRODOTTO

Per Informazioni:
www.myartistic.it
info@myartistic.it
Tel. 0498097317


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Linda Spiller su Gardendesign by Dana Frigerio



Garden Design by Dana Frigerio è uno splendido blog dedicato al garden design, flowers, interior design e outdoor. In uno dei suoi post Dana ha pubblicato alcune foto della nostra amica Linda Spiller, artista, designer e fotografa per passione. Come un'ape, Linda, cattura scorci di natura dal forte impatto visivo e poetico...

Contatti Dana Frigerio:
dana-gardendesign.blogspot.com

Contatti Linda Spiller:
lindaspiller.wordpress.com
www.stregattodesign.com


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Ivano Atzori ONE SIZE FITS ALL la moda non è solo trasformazione...

 
ABSOLUT sostiene ONE SIZE FITS ALL

ABSOLUT brand dall’animo eclettico che annovera una tradizione di importanti eventi legati alle diverse espressioni artistiche d’avanguardia, sostiene ONE SIZE FITS ALL, progetto di Ivano Atzori, promosso in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano, arruola nomi influenti nel panorama moda internazionale che possono al meglio interpretare l’oggetto–icona così caro all’artista: il passamontagna. Con la partecipazione al progetto ONE SIZE FITS ALL, ABSOLUT si conferma ancora una volta moderno mecenate sempre attento ai fenomeni emergenti e alle forme creative originali e all’avanguardia.
 
“La moda non è solo trasformazione o travestimento, ma anche trasferimento di identità – spiega l’assessore alla Cultura del Comune di Milano Massimiliano Finazzer Flory – Questi passamontagna ci fanno giocare con tutte e tre le situazioni. L’ambiguità di questo copricapo è terreno di lavoro per l’arte, perché può evocare sentimenti di inquietudine psicologica, ma anche di sicurezza fisica. Abbiamo voluto aderire a questo progetto – continua Finazzer Flory – perché, in questo caso, la moda si confronta con lo sguardo, con gli occhi: sotto il passamontagna si può nascondere un volto ma non gli occhi che ci seducono, attirano e interrogano”. Il passamontagna evoca una reazione istantanea, ha un effetto forte ed immediato: la negazione della propria identità. Ciò che colpisce l’artista è l’eleganza delle sue linee e l’austerità innata che lo eleva automaticamente alla stregua di uno smoking o di una décolleté. Ha sempre protetto il volto dell’artista e ora è il veicolo che lo ricongiunge con il mondo esterno.

IL PERCORSO MOSTRA

Lo spazio vivrà due volte: al centro l’estetica dei passamontagna sorretti da piedistalli creati appositamente per l’esibizione, attorno da 15 stampe fotografiche di grandi dimensioni – 110x150 cm – che ritraggono immagini intime e custodite, ma al tempo stesso romantiche e provocatorie. L’incontro di tre diverse forme d’arte – l’arte contemporanea, la moda e la fotografia – lo scambio, il confronto, la provocazione. L’artista diventa perciò il direttore d’orchestra e unisce l’esposizione degli ‘SKI MASK D’AUTORE’ ad alcuni suoi scatti fotografici facendo vivere i passamontagna attraverso una serie di immagini; l’ossessione nella scelta di un unico soggetto femminile – la moglie dell’artista – intimo e naturale, si mischia ai protagonisti del suo percorso artistico, urbano e provocatorio. Gli stessi ritratti saranno derubati del soggetto, il passamontagna diventa perciò protagonista assoluto nascondendone i volti.
In collaboration with:

HAIDER ACKERMANN
NEIL BARRETT
ENNIO CAPASA
MISSONI
N.21
RAF SIMONS
RICCARDO TISCI
VIVIENNE WESTWOOD
BERNHARD WILLHELM

Contatti:
SIMONA CARCHIA
One Size Fits All Press Office
T +39 339 3574033
info@onesizefitsallproject.eu




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Designer Martì Guixé conferenza Scuola Politecnica Design Milano



Martí Guixé darà una conferenza alla Scuola Politecnica di Design mercoledì 22 settembre alle 18,30. L’incontro è aperto al pubblico. Scuola Politecnica di Design SPD, via Ventura 15, 20134 Milano. Ex studente SPD, Martí Guixé ha il background di ogni solido designer ma preferisce un approccio rivoluzionario al progetto lavorando su una materia viva, da scomporre e trasformare ibridandola con l’antropologia, il gusto e il gioco, la tipografia, le scienze umane e quelle esatte, il design, la performance. La sensibilità di Guixé verso materiali facili, accessibili e orientati al consumo di massa, lo ha portato a innovazioni fondamentali nel progetto applicato al cibo che ridisegnano i rapporti tra consumatore eproduttore. Gli alimenti per Guixé sono essenzialmente prodotti commestibili passibili di un processo di progettazione come qualunque altro prodotto. Un approccio che lo pone immediatamente fuori dal mondo della cucina e delle tradizioni gastronomiche.

Guixé ha collaborato con Alessi, Authentics, Camper, Chupa Chups, Danese, Dentsu, Desigual, Droog Design, Imaginarium, Magis, Nani Marquina, Saporiti Italia, Vitra.
I suoi lavori sono stati esposti al MOMA, Centre Georges Pompidou, Design Museum London, Centre d'Art Contemporain Genève, National Art Center Tokyo, Museum für angewandte Kunst.


DesignTalks è il ciclo di incontri con designer internazionali organizzato dalla Scuola Politecnica di Design per far conoscere alcune delle direzioni di ricerca più interessanti nell'ambito del design contemporaneo.
Integrazione tra media diversi, tra progetto e tecnologia, tra sperimentazione e professione sono al centro degli incontri organizzati ogni anno dal 2004. La nuova serie SPD Talks prenderà avvio da gennaio 2011.

Per informazioni:

Scuola Politecnica di Design SPD
via Ventura 15, 20134 Milano
MM2 Lambrate; tram 33; bus 54, 75
T +39 02 21597590 F +39 02 21597613
www.scuoladesign.com




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Appendiabiti design INSILVIS Marechiaro atmosfere italiane...


MARECHIARO

Appendiabiti da parete.
Anno di produzione: 2010.
Dimensioni: cm 5 x 5 x 8.
Materiali: acciaio inossidabile, alluminio nichelato, resina.
Design: INSILVIS
Produzione: INSILVIS


L’appendiabiti MARECHIARO è un omaggio alla poesia dei paesaggi estivi italiani, alle vastità sconfinate dagli azzurri del cielo e del mare, intensamente incisi dalla luce ma morbidi nei confini fluidi dei timbri cromatici. Suggestioni visive che nelle stratificazioni della memoria collettiva si consolidano come paesaggio culturale, fino a rappresentare efficacemente certi luoghi comuni su un’italianità popolare e allegorica, ma sempre affascinante, profondamente radicata nella mentalità popolare. Un contenitore d’atmosfere e di memorie che si compone di volumi, materie, colori e testi, disponibile alla personalizzazione in ragione degli ambiti di utilizzo, pubblici come privati.



Contatti:
www.insilvis.com




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18.9.10

C|rei colpevoli di essere creativi...


Il mondo C|rei

Il nome di questo nuovo brand nasce dal gioco di unione / divisione tra le parole “crei” (come creare) e “rei” (colpevoli)… Colpevoli di essere creativi! Colpevoli poiché, se per ora è un piccolo mondo, il desiderio futuro è quello di espandere C|rei con ulteriori creativi, creando una “fornace” di talenti, che possano essere affiancati da un network operativo e operante di persone esperte nell’uso dei materiali e delle macchine. Tutto questo in un incredibile mix di fattori, qualità e innovazione, moda e funzionalità, creatività e tecnologia. C|rei presenta la sua prima linea, disegnata dalla giovane designer milanese Paola Argine. Nata quasi per gioco, una nuova e particolare linea di gioielli tutti interamente realizzati in plexiglass. Il motto: “We love laser machine!”.


Jewels
Eighties, Animalier, Dreams, Hole. Uno spirito diverso per ogni occasione, intrigante, romantico, unico. Una collezione di ciondoli, pins e orecchini variegata e fantasiosa.



Rings
Sandwich di colori, sovrapposizioni e forme strane. Forme morbide, pungenti, romantiche, punk. Può un anello raccontare qualcosa di noi e del nostro umore? Perchè no! Rings collections rappresenta in dieci modelli dieci modi di essere.. Basta scegliere il proprio!


Bangles
Macronatural e Macropattern, viene divisa così la prima collezione di bangles. Una ricerca accurata di textures disponibili in finitura lucida e opaca. Foto macro di soggetti inusuali (ruggine, foglie, bamboo..) o di pattern particolari (stripes, motivi damascati, bolle..) rendono questi bracciali unici nel loro genere.

Contatti:
info@c-rei.com
www.c-rei.com




Post realizzato da myArtistic Blog Design
Atelier creativo di Padova che oltre a gestire un blog d'Arte e Design realizza decorazioni su mobili antichi restaurati e crea pezzi innovativi con arte, design e tecnologie all'avanguardia.
Contatti:  www.myartistic.it   info@myartistic.it
13.9.10

Artista Sandro Tripaldi l'emozione prima di tutto...



Continuano con Sandro Tripaldi le interviste ad artisti e creativi:


Mi chiamo Sandro Tripaldi ho 35 anni e dipingo da quando avevo circa venti anni, ho sempre avuto l'indole di disegnare ed un giorno ho comprato una tela e ho cominciato, adesso ho quasi cento opere. I miei lavori sono tutti molto istintivi e dettati dallo stato d’animo del caso, ma questo non toglie un'evoluzione naturale che procede verso una materia sempre più densa. Ho iniziato con oli su tela, poi oli su legno ed infine tecniche miste, cercando di legare materiali e colori con oggetti che mi creassero un'emozione. Tutto è nato per caso non saprei spiegare quando è stato l’inizio di tutto. Sono totalmente autodidatta non ho frequentato nessuna scuola. Ora cominciò però a sentire l'esigenza di visitare musei e mostre per conoscere ed emozionarmi con lavori altrui. Penso sempre di più ogni giorno che passa che in futuro questo sarà il mio lavoro principale.


- Che cos'è per te la creatività?
Per quanto mi riguarda la creatività è un bisogno che nasce nel profondo, un bisogno quasi fisico che arriva in alcuni momenti più frequentemente e altre volte manca per giorni... comunque quando arriva c'è il bisogno di provare a far diventare reali questi progetti, idee...colori materia che mi si presentano nella mente. Alcune volte questo accade altre no.

- Come vedi l'evoluzione dell'arte contemporanea?
Non sono certo un esperto, ma l'emozione è una parte indispensabile che devo avvertire prima di ogni altra cosa. Alcune volte vedo opere esposte che non mi rilasciano nessuna emozione,  fatte solo per un'elite; mentre opere che mi danno forti emozioni lasciate in disparte, forse perchè non hanno avuto una giusta promozione. Certo alla fine l'arte è mercato, ma per me rimane un bene superiore.

- Quali stili, movimenti o artisti ti sei ispirato nel corso del tuo percorso artistico? 
Ho sempre amato gli impressionisti, ma non ho mai cercato di emularli. Adoro Van Gogh e altri artisti di quel periodo. Quest'estate a Vienna ho visitato una mostra di alcuni impressionisti che non conoscevo e sono rimasto stupefatto da alcuni dipinti pieni di luce di calore e colore. Mi piace anche la Street art perchè la trovo immediata e diretta.

- Che rapporto c'è tra arte e bellezza?
Penso che vadano di pari passo, ma la mia arte è fatta più di messaggi e simboli, non seguo i canoni di bellezza tradizionali.

- Da cosa trai ispirazione per creare le tue opere?
Non saprei, nasce tutto molto spontaneamente... sento, tocco o vedo qualcosa che mi piace e mi emoziona, allora nella mia mente comincia un processo che tende a sviluppare, a modificare e a cercare di portare sulla tela questo mio stato d'animo. Certe volte se posso comincio a lavorarci subito, altre magari me lo annoto sul mio quaderno e per altre non ho modo di fare niente di tutto questo e vanno perdute per sempre...

- Che messaggio vuoi esprimere con le tue opere? 
Semplicemente emozioni, belle o brutte che siano. Il bello è quando qualcuno ci legge la tua emozione o ne interpreta di nuove o magari anche io a distanza di tempo ci leggo qualcosa di diverso, che non mi era saltato agli occhi ne al cuore all'inizio e questo mi da una gioia immensa.

- ...e infine quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Continuare a lavorare e vedere come si evolverà la mia tecnica dato che naturalemnte va avanti da sola, e nuove soluzioni sembrano presentarsi a me. Mi piace molto sperimentare materiali diversi, cercare di farli legare oppure no è bello anche quando si respingono. Anche se l'olio rimane una costante e c'è sempre nei miei lavori. Comunque l'unico desiderio che ho è continuare e poter arrivare a più persone possibile!

Contatti: sandro.tripaldi@yahoo.it



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10.9.10

Vasi Venini design Luca Nichetto

Arillo collezione vasi opalini

Il designer Luca Nichetto ha disegnato questi spledidi vasi per la famosa firma di vetro di murano Venini.  La geometria scolpita richiama il passato creando una fusione d'arte, design e artigianato.

www.venini.com



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Beelog blog dedicato alla ceramica


 Beelog: il nuovo blog di Cooperativa Ceramica d’Imola
Un spazio dedicato alla condivisione di idee sul mondo della ceramica

In occasione del Cersaie 2010, Cooperativa Ceramica di Imola mette on line Beelog (http://blog.beeitalian.it), il nuovo blog aziendale nato con l’obiettivo di essere un canale di dialogo e di confronto con gli “internauti”; uno spazio dedicato alla condivisione di idee sul mondo della ceramica. Architetti, progettisti, designer, appassionati, utenti in cerca di spunti per la propria abitazione, semplici curiosi: tutti sono chiamati a consultare ed intervenire su Beelog. Il blog è strutturato in diverse rubriche, perché differenti sono i temi che si vogliono affrontare. Fra le pagine del blog ci si confronterà su temi e post riguardanti il mondo della ceramica visitando i luoghi ed ascoltando le voci dell'architettura con la categoria Walk On, meravigliandosi per le molteplici forme e applicazioni del materiale ceramico con la rubrica Around the World, scoprendo la storia a doppio filo che lega l'arte ceramica a Cooperativa Ceramica di Imola e agli archivi del museo C. Gucci con la redazione di Arte Discovery e visitando fiere e importanti eventi di settore fra le pagine della sezione Eventi. Gli elementi grafici che definiscono il layout del blog, sono dominati dai colori giallo e nero e rispecchiano i tratti distintivi della brand image aziendale. La consultazione e l'aggiornamento degli argomenti e delle discussioni avvengono attraverso gli strumenti classici dei web log e più in generale dell'universo 2.0: categorie, tag, feed rss, widgets.

Al blog si affiancano anche una pagina su facebook (Cooperativa Ceramica d’Imola), un canale youtube (http://www.youtube.com/user/CoopCeramicaImola) e un profilo twitter (http://twitter.com/CoopCerImola).

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illycaffè presenta Galleria illy al KaDeWe di Berlino

 
illycaffè presenta Galleria illy al KaDeWe di Berlino
Caffè e cultura si fondono
con le nuove installazioni del Leone d’Oro Tobias Rehberger

Berlino, 2 settembre 2010 – illycaffè presenta la nuova edizione di Galleria illy che prenderà vita dal 3 al 25 settembre nel prestigioso department store KaDeWe, da oltre cento anni un’istituzione per la capitale tedesca. Al centro dello spazio l’opera pensata per l’occasione da Tobias Rehberger, vincitore del Leone d’Oro alla 53ª Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia. Un’inedita installazione che si caratterizza per il suo forte tratto camouflage e segna un’altra tappa del percorso artistico iniziato nel 2009 con la riprogettazione della caffetteria di Biennale, per cui Rehberger aveva utilizzato un gioco di motivi ottici in giallo, nero e arancione. Entrambe le installazioni si caratterizzano per le originali geometrie che elidono i confini tra realtà e illusione ottica. All’interno di Galleria illy è stata realizzata un’area bar in cui artisti internazionali creeranno un salotto culturale, alternando performance a momenti di dialogo con il pubblico. Tra i protagonisti il food designer spagnolo Martí Guixé, l’architetto e designer Matteo Thun, gli scrittori Moritz Rinke e Tilmann Rammstedt, vincitore del premio letterario Ingeborg Bachmann, lo chef pluristellato Norbert Niederkofler e la food writer Roberta Corradin. Il programma sarà corredato da un percorso educativo con immagini in bianco e nero di Sebastiao Salgado tratte dal progetto “In Principio“, che illustrano le condizioni di vita e lavoro dei produttori di caffè delle aree di coltivazione. Ogni giorno, i baristi illy dell’Università del caffè terranno tre corsi “Dalla pianta alla tazzina” un percorso attraverso la cultura del caffè, la degustazione e l’arte della preparazione dell’espresso perfetto. Dopo Berlino, Galleria illy riaprirà i battenti dal 1° al 23 ottobre nella prestigiosa Galleria Işık Teşvikiye di Istanbul. Sarà possibile seguire l’evento via web su facebook.com/illy che riporterà le novità del programma, il making of, le interviste ai protagonisti e un live report in diretta dalle due città.


Galleria illy
Galleria illy è lo spazio - espressione della personalità e della filosofia di illy, un vero e proprio salotto culturale in cui si alternano personaggi di fama internazionale del mondo dell’arte e della letteratura, della scienza, del design e dell’enogastronomia. Ogni giorno l’Università del caffè è la protagonista della cultura del caffè attraverso i propri corsi e degustazioni.

Le passate edizioni
Il progetto Galleria illy è stato inaugurato nel 2005 a New York nel cuore di Soho, al 382 di West Broadway. Tra gli appuntamenti: la pièce teatrale dello scrittore e giornalista di enogastronomia David Rosengarten, la festa di compleanno per Julian Schnabel, la festa di Halloween di Marina Abramovic, l’incontro con Sebastião Salgado - già autore del progetto In principio, reportage fotografico sulla vita dei coltivatori di caffé realizzato in collaborazione con l’azienda, l’incontro con il fashion guru newyorchese Patricia Field - stylist del telefilm Sex & the City, gli incontri con gli studenti della Parsons School of Design, la presentazione del libro di Beppe Severgnini.


Nel 2006 Galleria illy hosted by Moroso è a Milano, nel cuore di Brera.
Tra gli incontri ospitati all’interno dello spazio: l’inaugurazione con l’artista Michael Lin, le performances degli allievi della Fondazione di Michelangelo Pistoletto e degli allievi di Marina Abramovic; gli appuntamenti con gli scrittori Dacia Maraini e Giuseppe Cederna, con i designer Ron Arad, Patricia Urquiola e Ross Lovegrove e con il regista Peter Greenaway.

Nel 2008 Galleria illy è a Trieste negli spazi dell’ex-Pescheria, Salone degli Incanti per celebrare il 75° anniversario dell’azienda. Tra gli ospiti: il regista Peter Greenaway, i designer Patricia Urquiola e Jonathan Levine, gli scrittori Flavio Soriga e Davide Longo, la giornalista e scrittrice Roberta Corradin, lo scrittore Giuseppe Cederna, il giornalista Paolo Rumiz il pasticciere siciliano Corrado Assenza.


Tobias Reheberger
Tobias Rehberger (Esslingen, 1966) è tra gli artisti tedeschi dell'ultima generazione di maggiore successo. Affermatosi negli anni ‘90, reinterpreta spazi interni ed esterni attraverso i linguaggi del design, della luce, dell’architettura, fornendo nuove forme e nuove modalità di fruizione. Rehberger ha presentato i propri lavori alla Biennale di Venezia - dove è stato premiato con il Leone d’Oro nel 2009 - e di Berlino, a Manifesta in Lussemburgo, al Museum of Contemporary Art di Chicago e al Palais de Tokyo di Parigi.


KaDeWe
Come Harrod’s a Londra e le Galeries Lafayette a Parigi, KaDeWe è uno dei più importanti department stores al mondo. La sensibilità ai trend emergenti, le eleganti vetrine, le aree tematiche e la selezione di prodotti e servizi sono alcuni dei tratti che contraddistinguono l’immagine di KaDeWe. La trasformazione come elemento distintivo è alla base della personalità stessa del negozio che si esprime in tutti i suoi otto piani. Design innovativo, cosmopolitan lifestyle, international fashion styles – KaDeWe è ispirazione e zeitgeist ad ogni piano.
KaDeWe, Tauentzienstraße 21-24. 10789 Berlin
www.kadewe.de

Inoltre nella parte “online” del progetto galleria, è presente il live report di Galleria illy in Facebookhttp://www.facebook.com/illy?v=app_140944809259239 –  una sorta di blog in cui sono raccolti commenti e racconti dei “special reporter” sugli eventi e i progetti che animeranno galleria illy a Berlino (fino al 25 settembre) e Galleria illy a Istanbul (dal 2 al 23 ottobre).


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Contatti:  www.myartistic.it   info@myartistic.it
9.9.10

Artista Alessandro Battisti ETNIK

 L'artista Alessandro Battisti ETNIK si presenta sul nostro blog myArtistic:

La mia produzione, spazia nei murali di grandi dimensione in concept elaborati , aggiungendo alle regole del lettering back-ground pensati per comunicare un tema o un idea spesso in chiave sarcastica su ciò che ci circonda. Porto nel mio percorso da writer elementi presi dall'illustrazione o dal design per portare sempre un passo in avanti il fenomeno di cui faccio parte. Sviluppo le mie tematiche ed i miei personaggi in alcuni percorsi paralleli :
1- le città prospettiche sono una rappresentazione fantastica dei paesaggi urbani in cui la cultura underground nasce e trova il suo spazio per esprimersi, la ''CITTA'' dove il writer trova superfici per esprimersi viene riportata con un gioco al contrario sulla tela.
2- I puppets sono invece una serie di personaggi dove posso giocare con l'ironia e portare su muro la parte più ironica e fumettistica del mio carattere.


Oltre che nelle murate, sviluppo una serie di toys autoprodotti e una serie di capi d'abbigliamento con i miei soggetti. Il colore è la linea che accomuna il mio stile e da scenografo porto una visione assolutamente fantastica in luoghi solita mente grigi e privi di elementi caratterizzanti. La continua evoluzione di questo movimento e la mia crescita personale mi ha portato negli anni a fare delle esperienze impensabili all'inizio , come la decorazione di stazioni ferroviarie intere oppure mostre in luoghi importanti e collaborazioni di vario genere. Negli anni ho partecipato a progetti importanti di arredo urbano, mostre ed eventi.


www.etnikproduction.com
www.bunker108.com
contatti : lejf04@yahoo.it
alessandro 3398897090

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L'arte e il design forlivese alla conquista del paese del Sol Levante... Massimo Sansavini



L'arte e il design forlivese alla conquista del paese del Sol Levante
Il Museo Nazionale cinese espone opere futuriste sculture di Sansavini
7 settembre 2010 – 28 febbraio 2011
Pechino, NAMOC (National Art Museum of China)
Canton, Guangdong Museum of Art

L'arte italiana nei templi della cultura cinese. Dal 7 settembre 15 sculture di Massimo Sansavini saranno in mostra al NAMOC di Pechino, assieme ai tessuti disegnati dall'artista, e per i quali sono stati realizzati complementi d'arredo. Saranno inoltre esposti, in omaggio al periodo futurista, i capi di moda della Maison Enrico Coveri con la matrice dell'artista. Sono questi, oltre ai maestri futuristi i protagonisti della mostra che il più importante museo cinese organizza sul tema del Futurismo. Si tratta di un grande evento realizzato con i più alti patrocini della Repubblica Italiana, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero degli Esteri, il Ministero della Cultura e il Ministero del Turismo. La mostra A+B+C/F=FUTURISMO, presentata per la prima volta in Italia nel 2009 e allestita nella sede di Palazzo del Monferrato di Alessandria, ha già ottenuto un importante successo di pubblico e una considerevole rassegna stampa ed ora sarà ospitata nelle sale del prestigioso museo cinese. La mostra che inaugurerà il 7 settembre a Pechino al Namoc, il museo nazionale che dipende dal Ministero della Cultura Cinese, sarà trasferita poi a Canton al Guangdong Museum of Art, altro museo nazionale, dove rimarrà fino alla fine di febbraio 2011 coprendo come evento un lasso temporale che vede Canton ospitare dapprima i giochi panasiatici e quindi il capodanno cinese. Il catalogo della mostra italiana è stato portato all’Ambasciatore Italiano in Cina Riccardo Sessa e alla dott.ssa Barbara Alighiero direttore dell’istituto di Cultura Italiana di Pechino a fine dicembre 2009. Da loro è partita l’idea di portare tale mostra in Cina nell’anno 2010. A questo scopo si è attivato tutto l’apparato diplomatico e nel mese di Maggio 2010 è stato siglato un importante accordo culturale dal direttore artistico e curatore Sabrina Raffaghello e il direttore del NAMOC (National Art Museum of China). La mostra, raccoglie nella sezione centrale tutti i più importanti manifesti della storia del Futurismo. Il percorso espositivo illustra il Futurismo nella sua essenza più vera quella di prima avanguardia globale capace di contaminare con le sue idee arte , letteratura , cinema , musica, teatro, moda, cucina, arti applicate, grafica pubblicitaria e fotografia. Nelle prestigiose sale del Namoc saranno esposti i capolavori pittorici di Giacomo Balla della collezione Artecentro, di Carlo Carrà, di Pampolini, di Allimandi, di Fillia e Djulgheroff, di Munari, Palladini, Depero, Farfa e Mori. Inoltre i geniali disegni di Antonio Sant’Elia , progetti della città nuova, i rari esempi di editoria Futurista dal rarissimo libro di Bot, “la flora Futurista “ fino alla preziosa “Anguria lirica” di Tullio d’Albissola . Infine il percorso espositivo si chiuderà con le opere di artisti contemporanei che hanno assimilato il germe del Futurismo contestualizzando in epoca contemporanea le esperienze e le linee del movimento. Piepaolo Koss con i costumi teatrali tratti dai disegni di Balla utilizzati per i percorsi performativi, Rosetta Messori e Roberto Goffi con le sperimentazioni sul foto dinamismo, la compenetrazione plastica dei piani pittorici di Peter Nussbaum, i proclami di arte tessile di Sofia Rocchetti, le installazioni plastiche di Massimo Sansavini, fino alle contaminazioni tra moda e design, tanto care a Balla, Depero e compagni. Questo evento segna la prima parte di un accordo di programma siglato che prevede l’apertura di un’importante canale di scambi culturali tra il governo cinese ee il nostro paese.

Informazioni:

Illuminazione de Majo design presenta Bilbao e Marinella


BILBAO
design Carlo Nason

Design scultoreo, geometrie rigorose e linee decise ed essenziali sono i tratti distintivi della lampada da terra Bilbao disegnata da Carlo Nason per de Majo Illuminazione. La nuova lampada di de Majo arreda con ricercato minimalismo, dando un tocco decisamente moderno e contemporaneo gli ambienti della casa. Realizzata in HPL nero con rivestimento esterno in alluminio lucido specchiato, è dotata di una base in metallo laccato nero opaco ed di un rivestimento esterno in alluminio lucido specchiato che regalano un forte contrasto con l’interno bianco opaco della lampada. Gli spigoli acuti e il taglio deciso e geometrico delle linee creano ritmici giochi di luce e ombre, studiati per caratterizzare con un tono decisamente high tech e moderno l’arredamento della propria casa.

Misure larghezza 43 cm h 186 cm
Lampadine 1x100W E27 alogena chiara + 1x50W E27 PAR 20 con varialuce




MARINELLA
design Oriano Favaretto

Marinella, la lampada a sospensione realizzata per de Majo Illuminazione dal designer Oriano Favaretto, è composta da un corpo illuminante in vetro caratterizzato da forme morbide e delicate, finemente decorato con tratti ondulati che richiamano le sembianze del vetro in fase di lavorazione. Leggera e naturale, consente una perfetta ed ampia illuminazione degli spazi, adattandosi perfettamente a tutti gli ambienti della casa. La sospensione Marinella è disponibile nella versione bianco iridato interno con montatura in metallo laccato bianco lucido o vetro nero iridato interno con montatura in metallo laccato nero lucido. La versione a parete è invece disponibile con diffusore bianco o nero iridato interno, montatura in metallo laccato bianco e particolari cromati.

Misure
MARINELLA S40 | diam 40 cm h min 45 max 320 cm
MARINELLA S50 | diam 50 cm h min 50 max 320 cm
MARINELLA S60 | diam 60 cm h min 60 max 320 cm
MARINELLA Applique | largh 48 cm h 17 cm sporgenza 19 cm

Lampadine
MARINELLA Applique | alogena fluorescente 1x26W GX 24 9-3, 1x160W
R7s alogena lineare 114 mm
MARINELLA S40 | 1x100W E27 alogena chiara
MARINELLA S50 | 1x150W E27 alogena chiara

www.demajoilluminazione.com
8.9.10

Artista Angela Viola fili intrecciati intervista...


Continua la serie di interviste creative con l'artista Angela Viola:

- Cos'è per te Angela la creatività?
L’etimologia deriva dal sanscrito KAR-TR - colui che fa (dal niente). Io ritengo che niente venga creato dal nulla, neanche quando si presenta per caso: nel processo creativo entra sempre in gioco l’esperienza nel quale confluiscono memoria, tempo, archetipi che appartengono a tutti noi: infine, ognuno decide quale sia la forma più adeguata da lasciare assumere ad un’immagine che sarà il riflesso dell’individuo o dell’artista.

- C'è un filo rosso "conduttore" presente in molte tue opere da cosa nasce questa idea così predominante?
Così siamo noi. La derivazione di milioni di citazioni, di mille fili intrecciati che si compongono in una trama fitta: è la nostra condizione attuale, conseguente da mille altre e racchiusa in un luogo quasi irrapresentabile che io tento però di rendere visibile.

- Come vedi l'evoluzione dell'arte contemporanea?
Più che altro… spero che l’arte contemporanea si evolva.

- Quali stili e movimenti artistici ti hanno più influenzato nel tuo percorso evolutivo?
Nessun stile o movimento, ma artisti che hanno lavorato costantemente e con dedizione tutta la loro vita: Louise Bourgeois e Gerhard Richter. Non riesco a focalizzarne altri per adesso…

- Come definiresti il rapporto tra arte e bellezza?
Non credo che debba necessariamente esserci una relazione tra arte e bellezza. Qualora si presenti come tale spesso diviene retorica o questione di gusto. L’arte e la bellezza sono due componenti fondamentali della nostra vita e sono molto più semplici di quello che crediamo. Come l’amore…

- L'utilizzo di innovazioni tecnologiche quali illuminazioni led, schermi oled e touchscreen ecc... possono rappresentare il futuro "pennello" degli artisti?

La luce credo sia già un linguaggio, ma non intesa come mezzo per ottenere o creare qualcosa. La luce intesa come spazio, luogo… significato, non significante. Schermi touchscreen e affini possono essere dei mezzi utili, diventano necessari solo nel momento in cui nessun altro mezzo mi permette di concretizzare il risultato che voglio ottenere.


Biografia

Nata a Palermo nel 1981, opera nel settore delle arti visive da diversi anni. Ha esposto in Italia e all'estero (Germania, Spagna) ad esposizioni collettive, ottenendo numerosi riconoscimenti. Nel 2003 ha conseguito il diploma di Laurea triennale in “Arte Sacra Contemporanea” presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo. Nel 2010 consegue la laurea magistrale in Storia dell'Arte presso l'Università degli Studi di Palermo e attualmente insegna Disegno e Storia dell'Arte. Inizia la sua ricerca nel 2004 durante un soggiorno a Valencia (Spagna) che prende il nome di ORI_GINA_E. La sua opera è stata acquisita da diversi enti pubblici e privati figurando, inoltre, su diverse pubblicazioni. Nel 2005 rappresenta la città di Palermo alla XII Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo, Napoli. Durante la VI Edizione de Il Genio di Palermo ‐ a cura di Eva Di Stefano ‐ partecipa ad un workshop con l'artista tedesco John Bock. Da settembre a dicembre 2008 ha lavorato come stagista presso la Giancarlo Politi Editore, redazione di FlashArt (Mi). Ha collaborato con le seguenti gallerie italiane: Florilegio Arte di Ambrogio Roncadori – Leno (Bs) PiziArte –Teramo Primo Piano Living Gallery –Lecce. Attualmente vive e lavora a Milano.

Per informazioni:
www.angelaviola.com


Attesa, 2008, fotografia digitale, cm 60 x 20

 Opera rappresentativa

Lo scatto digitale di Angela Viola ricerca un certo equilibrio formale, cromatico e concettuale. Sul piano cromatico, forse il più importante, domina la triade di rosso, bianco e nero: tre colori essenziali, già protagonisti di gran parte della sua ricerca, scelti per la loro efficacia minimale ed evocativa. Per l’artista si tratta di tre toni cruciali anche perché dotati di una particolare valenza nella simbologia religiosa, a conferma dei suoi interessi per la simbologia storico‐spirituale, occidentale e orientale. Tre colori che nell’opera giocano molto ad alternare le campiture piatte dello sfondo e degli oggetti, muovendosi nella direzione neoplastica di Mondrian verso la ricerca di un’assoluta nitidezza e purezza plastica. A livello formale, le due immagini accostate a dittico ‐ scattate indipendentemente l’una dall’altra si affiancano con armonia a creare una composizione essenziale e potente, che gioca sulla differenza di forme ma anche su una certa correttezza di distribuzione delle masse. Parte destra e parte sinistra del lavoro si cedono il passo, lasciando lo sfondo protagonista e gli oggetti ad alternarsi. Nell’opera Angela Viola costruisce una breve sequenza narrativa che rimane irrisolta: una mano femminile (in realtà quella di una statua di marmo) ècolta nell’attimo prima di arrivare a un interruttore, forse per premerlo e dare vita a qualcosa, forse no. L’immobilità data dalla freddezza della mano marmorea e dalla fissità degli sfondi crea un’atmosfera sospesa e rarefatta, vagamente inquietante. L’effetto complessivo è quello una sorta di intimità violata, di attimo rubato alla storia personale del singolo. Come la voglia di non concedersi all’obiettivo per non sciupare un momento apparentemente quotidiano, in realtà allucinato e potenzialmente destabilizzante.
 (descrizione a cura di Barbara Meneghel)



Post realizzato da myArtistic Blog Design Atelier creativo di Padova che oltre a gestire un blog d'Arte e Design realizza decorazioni su mobili antichi restaurati e crea pezzi innovativi con arte, design e tecnologie all'avanguardia. Contatti: www.myartistic.it info@myartistic.it
7.9.10

Alice Rosignoli 20 Hangers cuore d'armadio...

20 Hangers
Nuovo progetto per la designer Alice Rosignoli di cui avevamo parlato in un precedente post.


Alice Rosignoli presenta il guardaroba 20 ganci. Questo armadio auto-prodotto è fatto di appendiabiti in legno e corde comuni nere. Ciascuno di questi elementi è usato nella sua normale funzione del prodotto e ancora, dopo il montaggio, conferisce una evoluzione decisiva per la struttura ed estetica di un oggetto familiare, l'armadio. Mentre la società occidentale di oggi è guidata da un consumo eccessivo, gli spazi di vita nelle aree urbane sono più ridotti che mai. 20 Hangers esplora questa contraddizione. Il guardaroba illustra  attraverso la sua estetica minimale la necessità di ridurre l'uso di materiale e l'energia dei sistemi industriali in fase di produzione. Inoltre, la sua struttura leggera offre una soluzione ideale ai sempre più ridotti spazi di vita, dove i mobili devono essere funzionali e armonici, occupando però un volume minimo ed efficiente. Mettendo a nudo l'idea di un armadio al suo cuore, 20 Hangers mira a mettere in discussione la relazione tra consumo, design e utilizzo. Il risultato è un semplice, pratico, oggetto ancora originale, concepito per rispondere alle necessità della gente.

alicerosignoli.it






Foto: Lucio Patone

I-DES - CONTEMPORARY ITALIAN DESIGN SHOWCASE




I-DES - CONTEMPORARY ITALIAN DESIGN SHOWCASE

23-26 settembre Tent London (Old Truman Brewery, Brick Lane – London)


Florence Design Week, l’expo-show fiorentino dedicato al design, sbarca a Londra per partecipare al London Design Festival con il progetto I-DES European Session. I-DES - CONTEMPORARY ITALIAN DESIGN SHOWCASE è un progetto dedicato al Design made in Italy che sarà presente dal 23 al 26 settembre al Tent London (Old Truman Brewery, Brick Lane – London) con l’obiettivo di offrire un’importante vetrina alle aziende ed ai designers per valorizzare le risorse locali, aprire scenari di export ed opportunità di business target all’interno dei quattro giorni di presenza del Festival britannico, con un bacino di utenza internazionale che conta oltre 22 paesi presenti. I-DES ha avviato una collaborazione tra Firenze e Londra che si rafforzerà con la presenza del London Design Festival alla prossima edizione del Florence Design Week, che si terrà dal 24 al 29 maggio 2011. Un asse Firenze - Londra teso a creare una sinergia tra due delle realtà contemporanee più importanti d’Europa, con risvolti e potenzialità artistiche ed economiche di notevole rilievo. L’obiettivo degli organizzatori è di aprire gli orizzonti del design italiano con una promozione territoriale in Europa e nel mondo unica nel suo genere, così da dare una forte accelerata allo sviluppo del made in Italy. Per chi volesse visitare I-DES - CONTEMPORARY ITALIAN DESIGN SHOWCASE presso Tent London e apprezzare le opere dei designers e delle aziende che hanno preso parte all’iniziativa è invitato allo stand E 34.

Per ulteriori info ed approfondimenti: